Perché mi piacciono le sardine

L'orecchino, la sardina e la Tosca

Il 7 dicembre, alla Scala, avevo nella borsetta questa sardina, fatta da me. Alla presenza del presidente Mattarella (e della senatrice Segre, in platea), la prima di Sant'Ambrogio è anche un evento civile, oltre che artistico. Un anno prima, George Petean aveva commosso cantando la cabaletta di Ezio nell'Attila (l'invocazione disperata di un uomo che vede la sua patria sull'orlo del baratro) fisso al palco reale, dove si trovava in nostro presidente, in quel momento più che mai baluardo di democrazia e ancora di salvezza. Ora, nel dicembre 2019, Tosca: un'opera in cui la religione è strumento del potere più bieco e violento, in cui si inneggia alla libertà di fronte all'oppressione. Nello stesso giorno, alla stessa ora, le sardine bresciane si radunavano nel centro della mia città e io, alla Scala con il mio pesciolino fatto in casa, mi sentivo con loro. 

Roberta Pedrotti con sardina alla Prima della ScalaIn questa foto, poi, sulla coda della sardina spunta anche l'orecchino frutto dell'arte orafa di mio nonno. Un dettaglio che rende per me questa immagine ancora più importante perché penso che lui, oggi, guarderebbe con grande simpatia al movimento delle sardine. Lui aveva avuto un fratello deportato e ucciso in campo di concentramento. Lui aveva combattuto nell'esercito di Liberazione nazionale.

Ecco perché mi piace il movimento delle sardine. Perché penso che esistano valori non negoziabili di civiltà. Valori trasversali che devono essere condivisi al di là dell'appartenenza a un partito, dallo schieramento a destra o a sinistra. Tutti abbiamo il dovere di essere antifascisti. Tutti abbiamo il dovere di rifiutare ogni forma di discriminazione, di condannare razzismo, antisemitismo, omofobia e ogni altro tipo di pregiudizio, rifiuto, violenza verbale o fisica. L'unica cosa che non si può tollerare è proprio l'intolleranza stessa, l'unica cosa da rifiutare a priori è il pregiudizio, se vogliamo dirci persone civili.

Ecco perché mi piace il movimento delle sardine. Perché ha fatto della difesa dei valori non negoziabili il suo principio fondante e lo ha sostenuto con un altro valore imprescindibile: il rifiuto della propaganda becera, di bufale, fake news, della politica fatta per slogan e non per dibattiti e contenuti, la difesa dello spirito critico, del diritto a un'informazione corretta e completa.

L'antifascismo, la democrazia, la condanna di ogni discriminazione, la trasparenza e correttezza dell'informazione e del confronto, la chiara distinzione fra fatti e opinioni sono basi di civiltà. Non sono né di destra né di sinistra, di per sé. Sono solo cose buone e giuste.

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