Gli pseudomisteri dell'accordatore
Avete presente i palinsesti che da Dmax a Focus inanellano documentari e fantadocumentari su Megaerei, Superdisastri, Nazisti, Alieni, cospirazioni, dossier segreti, edilizia e ingenieria estreme? I titoli si potrebbero creare con un generatore automatico che shakeri ben bene "Le megacostruzioni di Hitler" e "Alieni nuove rivelazioni", e l'effetto è servito, sia l'argomento reale o di pura invenzione.
Ora alla serie sembra aggiungersi, almeno da alcuni post che girano su Facebook, la promettente serie dei "Diapason di Hitler", "Frequenze naziste: nuove rivelazioni", o come preferite chiamarlo.
Il tema è di vecchia data e ha il difetto di piacere ai musicisti e soprattutto ai cantanti allettati da eventuali accordature più comode per la voce. Però, il fatto che il La sia più o meno acuto, e quindi più o meno agevole, non avvalora argomentazioni inconsistenti e addirittura bizzarri complotti esoterici. Insomma: se vi trovate meglio a cantare con il La a 432 hz non vuol dire che i nazisti e gli alieni abbiano ordito un complotto universale per impedirvelo.
Facciamo un po' d'ordine: il sistema di accordatura, quindi l'intonazione, il sistema sonoro di riferimento, è una convenzione, un fatto culturale. Non esiste l'intonazione "naturale". Se Bach scrive Il clavicembalo ben temperato è proprio perché al suo tempo si andava affermando il temperamento equabile, che prevede intervalli regolari fra le diverse altezze (la "distanza" fra il fa e il sol è uguale a quella fra il sol e il la, cosa non scontata in sistemi d'accordatura che si basino su diversi rapporti matematici). Insomma, senza entrare in dati tecnici, per i quali esiste già una splendida biografia [mi perdonino gli amici musicisti per il discorso un po' sommario], le scale, i sistemi d'accordatura cambiano nella storia e nelle diverse civiltà musicali. L'accordatura "naturale" non esiste.
Se ci fate caso, poi, chi parla di "accordatura naturale" lo fa in termini alquanto imprecisi, parla di "musica a 432 hz", il che non vuol dir nulla (o, meglio, vuol dire che risuona un'unica nota, a quell'unica frequenza), né tantomeno ha senso in fisica parlare di "frequenza dell'universo" e cose simili.
Assodato che il diapason, il "punto di riferimento" per l'intonazione, è una mera convenzione, rendiamoci anche conto che, nella storia della musica occidentale, l'accordatura è sempre stata molto variabile e solo dalla metà dell'Ottocento si è cominciata a sentire l'esigenza di trovare uno standard il più possibile condiviso. Possiamo facilmente risalire, tramite misurazioni d'epoca, caratteristiche degli strumenti e delle scritture musicali, a un panorama in cui in anni, luoghi, contesti diversi l'intonazione poteva essere più bassa di quella attuale, ma anche sensibilmente più alta (anche oltre i 460 hz per il La, e ben prima che Goebbels e Hitler nascessero!). E la "comodità" per voci e strumenti è relativa, dipende dalle caratteristiche dell'interprete, ma anche della scrittura, se concepita per un diapason più o meno alto. Insomma, il panorama è tanto vario che una regola comune è difficili da determinare senza compromessi. Ad ogni modo le commissioni di musicisti che lavorano sulla questione nella seconda metà del XIX secolo sembrano orientarsi su un La intorno ai 432-435 hz.
Poi, l'affermarsi di strumenti come gli archi con corde metalliche, le esigenze della nascente industria discografica, la brillantezza apprezzata soprattutto nei concerti sinfonici non ha fermato la tendenza ad alzare ancora il riferimento. La risoluzione europea che indica in 440 hz la frequenza standard del La è del 1971. Goebbels era morto da un pezzo. Ma chiunque abbia pensato che fosse meglio accordare gli strumenti con determinate frequenze, non sarebbe comunque stata altro che quello che è: una convenzione. L'intonazione del La e il sistema musicale di riferimento non hanno nulla di magico, naturale o innaturale, positivo o negativo, di per sé: dipendono dal gusto, si adattano meglio o peggio alle modalità di fruizione, alla scrittura, alle voci e agli strumenti. Tutto qui.
E' vero che molta musica risulta più agevole da eseguire e quindi più efficace con il La a 432 hz, per esempio, ma non c'è bisogno, per dirlo di tirare in ballo i complotti esoterici nazisti. Non c'entrano davvero nulla.